Mulino a vento
Il Mulino a Vento è il monumento più antico del nostro paese. Risale intorno all’anno 1000 al tempo delle invasioni saracene, dove venne usato come torre di Vaita o vedetta. Dalla sua sommità si segnalava l’arrivo dei nemici agli abitanti delle valli sottostanti.
In un secondo momento si trasformò in mulino a vento per la macinatura del grano. Lo testimoniano i due grossi fori ben visibili nelle mura della torre, nei quali era inserito l’asse che mosso dalle pale esterne trasmetteva la forza motrice alle macine.
Rimase in uso fino al 1630, quando l’allora Consiglio della Comunità impose la macinatura presso i mulini di Cigliè.
L’esistenza del mulino è comprovata dagli Statuti di Murazzano del 1534, nei quali si parla di un “molendinum del Lora”.
Una torre silenziosa ma ricca di storia e di fascino, capace di emozionare e di ispirare anche gli scrittori più celebri. Beppe Fenoglio nel 1954 scriveva: “Vista dell’antico mulino a vento di Murazzano, Belvedere è un angolo, ed è l’unico oggetto condegno delle mattinate più gloriose dell’anno. Così compatta e pur svariata in alto, appare una fortezza, abitata da cavalieri e monaci (della più alta qualità) senz’ombra di donne (con qualche rara vecchia donna per i servizi)”.