Persi pien

Un must dell’estate che ti porterà indietro nel tempo tra le merende sinoire che rallegravano le calde stagioni della tradizione povera piemontese. Nell’antica cultura langarola la merenda sinoira era l’immancabile pasto preparato dalle donne per i contadini langaroli, per compensare della fatica delle lunghe giornate di lavoro estive che avevano inizio nel cuore della notte per proseguire fino a tarda sera, dedicate alla raccolta dei frutti e alla vendemmia. Certamente nulla di elaborato, ma un sostanzioso break a base di prodotti tipici delle Langhe: una bottiglia di vino, pane fresco (la biova!), formaggio, salame e le gustose pesche ripiene.

Ingredienti

  • 80 gr amaretti
  • 30 gr di burro
  • 10 gr di cacao in polvere
  • 6 pesche gialle mature e sode
  • 1-2 cucchiai di rum
  • 2 tuorli d’uovo
  • 60 gr di zucchero
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Procedimento

Per realizzare questa ricetta un tempo si utilizzavano le “pesche di vigna”, un’antica varietà oggi particolarmente difficile da trovare e coltivata in consociazione assieme ai filari delle viti. In alternativa, è possibile utilizzare le pesche esistenti sul mercato, importante però che siano della varietà “spiccagnola” (con il nocciolo staccato dalla polpa).

Lavare accuratamente le pesche, asciugarle e dividerle a metà, ma senza sbucciarle. Togliere il nocciolo e con l’aiuto di un cucchiaio asportare una parte di polpa, lasciandone comunque uno strato di almeno un centimetro dentro la buccia. In un mixer tritare finemente gli amaretti, aggiungere la polpa estratta dal frutto, il cacao, i 2 tuorli d’uovo e due cucchiaini di rhum. Frullare gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Sistemare le pesche precedentemente tagliate e private della polpa in una teglia da forno opportunamente imburrata, per poi riempirle con il composto appena preparato. Cuocere i persi pien in forno statico a 160° per circa un’ora.

Generalmente i persi pien sono serviti tiepidi, ma sono buoni anche freddi (non da frigo).
Et voilà, che la merenda sinoira abbia inizio!